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Crampi notturni: cosa li provoca?
26 set 2022

Crampi notturni: cosa li provoca?

Moltissime persone, almeno una volta nella vita, vengono assalite da crampi notturni. Ci si sveglia di soprassalto con un dolore acuto e improvviso, dovuto a una contrazione muscolareLe zone più colpite sono il polpaccio e le cosce, ma cerchiamo di fare chiarezza e capire cosa li provoca:

Ci sono diverse possibili cause in grado di scatenare i crampi notturni, da sforzi muscolari eccessivi ad uno stile di vita poco attento che vi porta ad essere disidratati o a soffrire di una carenza di sali minerali, come calcio, sodio, magnesio o vitamina D.  Tra le più comuni:

  • carenza di sali minerali, di potassio
  • insufficiente apporto di sangue ai muscoli
  • bassa funzionalità dei nervi
  • disidratazione
  • sforzo fisico esagerato

In questi casi, i crampi notturni alle gambe vengono anche chiamati crampi benigni idiopatici proprio perché colpiscono gli arti inferiori senza una ragione certa.

Tuttavia, si parla anche di crampi secondari quando i  muscoli si contraggono a causa di alcune patologie, come:

  • malattie neurologiche;
  • disturbi metabolici associati alla carenza di potassio, magnesio e calcio;
  • aterosclerosi periferica, ovvero un restringimento delle arterie che portano il sangue alle gambe;
  • nervi della colonna vertebrale compressi nella zona lombare;
  • malattie endocrine, in particolare della tiroide come l’ipertiroidismo;
  • disordini neuromuscolari, come la neuropatia periferica o la miopatia, che colpiscono nervi e/o muscoli ma che in genere sono secondari ad un’altra malattia, tra cui il diabete, alcuni tipi di tumori e agenti infettivi.

Ricordiamo, inoltre che anche se si assumono farmaci come le statine (che servono ad abbassare il colesterolo) o i diuretici potreste essere più predisposti ai crampi muscolari notturni.

I crampi notturni, in sostanza, il più delle volte sono assolutamente benigni. Tuttavia se persistono o si ripetono con una certa frequenza, è sempre consigliabile consultare il proprio medico curante.